04 Luglio 2022
La globalizzazione sta mostrando tutti i suoi punti deboli: merce che non arriva, costi di trasporto alle stelle, prodotti scadenti realizzati con chissà quali materie prime. Per questo dobbiamo fare un passo indietro e tornare ad apprezzare il Made in Italy, anche se un po' più costoso. Perché Made in Italy vuol dire gente che lavora con passione, nonostante difficoltà e burocrazia, diritti per i lavoratori, stipendi adeguati, filiera certificata, regole rispettate... E tutto questo va protetto e sostenuto.
Non si tratta di fare del becero nazionalismo ma di essere fieri di quel che siamo grazie a generazioni di contadini, artigiani, piccoli negozianti, lavoratori e tutta quella gente che si è alzata ogni mattina per far andare avanti il nostro bel paese.